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Fuori dal Museo

~ E' oro quello che non riluce

Fuori dal Museo

Archivi della categoria: Outside/Ex Situ

L’Araba Fenice

24 sabato Gen 2015

Posted by Ass. Cult. Fuori dal Museo in conviviale, Crespina, Outside/Ex Situ, Preparativi, Xenia e apophoreta

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Stefania Puntaroli, Work in progress at 504 Gallery, London

Stefania Puntaroli, Work in progress at 504 Gallery, London


Nonostante le apparenze dettate dal letargo, ci stiamo silenziosamente avviando a scaldare i motori su più versanti, che ci vedranno attivi, anche a livello di pure collaborazioni (a cui teniamo moltissimo!), nella realizzazione di idee rigorosamente “fuori centro”, dentro e fuori dal museo, con coprogettazioni, supporti critici e di divulgazione. 
Si profila un anno lontano da qualsiasi facile ottimismo, ma all’insegna dell’Araba Fenice!

http://it.wikipedia.org/wiki/Fenice

Nonostante le difficoltà economiche e logistiche che vediamo all’orizzonte e nelle nostre tasche, non ci rassegniamo a tacere e ad agire!
Non ci rassegniamo ad un orizzonte socio-culturale contraddistinto dal “Panem et circenses”.

Ritenendo che sia necessario resistere al conformismo, all’appiattimento culturale, ad ogni sorta di asservimento del pensiero libero, che così spesso viene propinato da chi favorisce il mero intrattenimento, il gioco senza progetto, per esclusivo divertimento, non rinunciamo a dire la nostra e a rivolgere il nostro impegno nel permettere che anche altri possano “dire”, in termini di riflessione artistica, filosofica, educativa.
Avviandosi a conclusione il ciclo che ci ha visto in simbiosi con Montelisi, dove ancora sono previsti alcuni momenti importanti, conclusivi del nostro percorso, stiamo lavorando per poter tesaurizzare questa esperienza bellissima, raccogliere materiali fotografici e di riflessione per una specifica monografia, necessaria per storicizzare un’esperienza non estemporanea, che ha visto partecipi numerosi professionisti, diverse associazioni e singoli cittadini che hanno portato il loro contributo di idee e di lavoro.

La nostra attenzione continuerà a rivolgersi verso una più consapevole e capillare sensibilizzazione nei confronti del patrimonio di valori, non solo di carattere storico-artistico, ma anche di idee, di dialogo, di sviluppo del pensiero fuori dai centri convenzionali.

Luoghi marginali, ma anche fabbriche e luoghi di lavoro antichi e nuovi, centri di produzione e aree semiabbandonate, saranno ‘dis-turbati’ dalle nostre future incursioni programmate, per dare seguito a progetti di condivisione di pensiero artistico e di ipotesi di destino alternativo, per cui lavorare individualmente e collettivamente.

Pubblichiamo sulla nostra associazione le foto scattate dai bambini che hanno saputo vedere La Città invisibile, lo scorso 21 settembre, Amos Turini e Marta Tonini. A loro è andato il buono libri presso la Libreria Roma di Pontedera!


La prossima riunione dell’associazione per programmazione e approvazione bilancio 2014: Sabato 28 febbraio presso Antica Filanda di Piegaio (Lucca). In programma anche visita al Museo del Castagno e al Teatrino di Vetriano (entrambi su prenotazione).

http://www.museodelcastagno.it/index.php
http://www.fondoambiente.it/Cosa-facciamo/Index.aspx?q=teatrino-di-vetriano-bene-fai


Ricordo che sono state rinnovate le convenzioni per le agevolazioni ai soci presso: Cantina La Tana, Tenuta Agricola Torre a Cenaia, Centro termale Bagni di Casciana.


Alcune segnalazioni per di eventi artistici di luoghi di attivazione del pensiero:


Sabato 24 e domenica 25 gennaio, ore 19-23 Officina di arte fotografica e contemporanea “Dada Boom”presenta: Art Happening Boom, primo appuntamento dal tema “Trasgressioni”, presso la sede in via Minghetti 12 a Viareggio.


https://www.facebook.com/events/319692948230403/?ref_newsfeed_story_type=regular


A febbraio allo Studio di 145 di Cascina si terra’ anche un corso di due pomeriggi dedicato a “Voce gesto comunicazione” (costo 30 euro).
Contatti: Lorena Sireno: ineslorena.sireno@fastwebnet.it.


Vi terremo informati.
Un saluto cordiale a tutti voi!

Francesco Virgili

Presidente
Associazione Culturale
Fuori dal Museo
Su Facebook…

 

Le foto scattate dai bambini che hanno saputo vedere La Città invisibile a Montelisi, lo scorso 21 settembre, Amos Turini e Marta Tonini. A loro e’ andato il buono libri presso la Libreria Roma di Pontedera!

Le foto di Amos Turini







Le foto di Marta Tonini


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Solstizio d’inverno in famiglia e…fuori!

21 domenica Dic 2014

Posted by Ass. Cult. Fuori dal Museo in Crespina, Outside/Ex Situ, Xenia e apophoreta

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IMG_6013Con grande piacere la nostra associazione ha accolto l’invito da parte dell’Associazione culturale Fuori dal Guscio a partecipare ad una mattinata dedicata ad uno dei protagonisti indiscussi e poetici del Natale: l’Albero… Tanti, sorprendenti nelle più diverse fogge, rigorosamente fai da te e soprattutto costruiti a casa, con materiali di recupero, gli Alberi di Natale sono stati origine e causa di una festosa mattinata. Un appuntamento che ha tenuto impegnati insieme grandi e piccini, chi nell’ideazione, chi nella verifica della fattibilità dei piccoli progetti, chi nella ricerca dei materiali, chi nella decorazione… A presentare le regole del gioco e la premiazione del concorso era Paola Fiaschi, che ha fin da subito mostrato anche i misteriosi sacchettini contenenti i premi speciali che si aggiungevano ai premi per i primi tre classificati: biglietti omaggio per la stagione teatrale dei ragazzi di Cascina! Un favoloso inno alla creatività, alla fantasia e all’attenzione per l’ambiente e per la seconda vita, decisamente nobile, degli oggetti. La giuria era composta da Fuori dal Guscio e Fuori dal Museo: Elena Liverani e Rachel Inman, entrambe provenienti dall’Accademia di Belle Arti e militanti nell’associazione Fuori dal Guscio e Francesca Pepi, con una formazione storico-artistica e rappresentante dell’Associazione Fuori dal Museo! Nel loro saluto, è stata sottolineata l’importanza dell’impegno per costruire l’allegria, per uscire fuori dalle strade prestabilite e convenzionali, per trovare una forma diversa di condivisione, che vada oltre il senso cupo della crisi e dell’appiattimento culturale…

Ora gli alberelli torneranno nelle case, forse, ma non solo…. per molti di loro è già assegnata una nuova vita sarà “Fuori” …dal guscio: ad allietare con il loro colore e l’originalità spazi pubblici, soprattutto quelli dove si rende ancor più necessaria la presenza di un sorriso che queste simpatiche, bizzarre, creature sono capaci di portare: un ambulatorio pediatrico, una casa di riposo, solo per citarne alcune prossime destinazioni…

Il 1° posto è stato vinto però dall’Asilo Nido

Ci siamo salutati festosamente scambiandoci gli auguri, notando che impegno, passione, generosità, creatività possono non essere solo parole vuote, ma frutto e alimento di un percorso comune, un ponte verso il futuro.

Nel buio delle lunghe notti di dicembre (oggi inizia l’inverno…) gli alberi di Natale sono stati inventati a portare la luce, a rispondere ad una profonda esigenza inscritta nello spirito.

Ancora un solstizio insieme, ci siamo detti, quasi sorpresi della casualità e volendola interpretare come un invisibile disegno che ci spinge a renderci non tanto protagonisti (non è questo il senso dei progetti elaborati o condivisi), ma lieti e consapevoli partecipi di momenti comuni densi di senso, immersi in un microcosmo che non teme di rispecchiarsi nel macrocosmo.

Le foto della premiazione del concorso su Facebook: https://www.facebook.com/media/set/?set=a.859433397442004.1073741859.342119302506752&type=1

Paesaggio in ascolto. GLuca Cupisti – Lorena Sireno

02 lunedì Giu 2014

Posted by Ass. Cult. Fuori dal Museo in Casciana Terme, conviviale, Outside/Ex Situ, Percorsi espositivi tra installazioni e performances, SottoVetro, Xenia e apophoreta

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Ospitiamo questa volta al SottoVetro un “Paesaggio in ascolto”.

Esposto e protetto, malgrado se stesso, il paesaggio si presenta per l’appunto sotto vetro. Malgrado gli artisti preferiscano per i loro interventi un contatto diretto con il tessuto sociale circostante, malgrado di per sé il paesaggio si offra apparentemente disponibile e “inerme”, carico di segni e di stratificazioni…del tempo, della storia, del vissuto e delle esigenze, ma anche di costrizioni, cattive interpretazioni, sciatterie, speculazioni edilizie, in ultima analisi di masochismi…

Non ascoltare il paesaggio, significa non ascoltare se stessi.

Un paesaggio violato è un paesaggio ferito, talvolta ferito a morte. Riflette da parte di chi lo abita l’incapacità di riflettere su se stesso, sul proprio destino, di riprogettarsi, rigenerarsi, ricostruirsi… di “elaborare il lutto” -verrebbe da dire- di una innocenza perduta, di una difficoltà inappuntabile di essere artefice consapevole delle proprie scelte… di tutela, di cura, di protezione, intese in senso attivo e maturo,  ma anche di propositività, di apertura al cambiamento.

GLuca Cupisti - Sireno. Paesaggio in ascolto

GLuca Cupisti – Lorena Sireno. “Paesaggio in ascolto”.                                               SottoVetro di Casciana terme 8-29 giugno 2014

Il lavoro di Cupisti e Sireno ci svela il pericolo dell’incuria…

Porta davanti ai nostri occhi la ricchezza e la complessità di una pratica della cura, che è prima di tutto originato dal nostro sguardo, attivo, talora distratto e saturo di possibilità e messaggi contraddittori, mai innocente.

Cupisti e Sireno da anni lavorano sui “Paesaggi utopici” e sarebbe estremamente importante e significativo poterli ascoltare a proposito dei loro progetti, della filosofia dei loro interventi, vedere i video che ne documentano le fasi di attuazione, in particolare in relazione al tessuto sociale per cui li progettano. ll giardino come pratica e come metafora è fondamentalmente infatti un’esperienza di “arte relazionale”.

Coltivare un giardino, contrariamente a quanto si potrebbe ipotizzare,  è un’operazione che richiede una certa dose di impegno e di dedizione. Occorre individuare o favorire le condizioni migliori dal punto di vista del terreno e del clima (habitat), riservare una necessaria attenzione alle varie fasi di preparazione  e di mantenimento del contesto di nascita e crescita della pianta: dalla seminagione o dalla piantumazione alla coltivazione, dalla potatura ad una possibile raccolta.

Coltivare, prendersi cura di qualcosa è molto più che un hobby o un rito; è una necessità profonda dell’uomo legata alla sua sussistenza ed alla fitta rete di relazioni invisibili che quotidianamente intesse con il mondo circostante, per vivere, alimentarsi, crescere…

Questo rapporto esplicita una serie di problematiche e di approcci positivi nei confronti dell’ambiente e del contesto in cui ciascuno vive. Induce a soffermarsi sulla criticità di una relazione egocentrica, autoreferenziale e per questo spesso miope, dell’uomo nei confronti della natura e del tessuto cittadino. Ma induce a soffermarsi altresì sulla bellezza dell’universo botanico che “può” prevedere l’esito nel fiore e nel frutto. E tuttavia le piante, anche quando non appaiono coltivate ad uno scopo immediatamente  “utile” all’essere umano, inevitabilmente lo sono, a prescindere, con la loro stessa esistenza, garantendo il “respiro del mondo”.

Seminare, coltivare, prendersi cura, sono un atto di attenzione, di responsabilità e un impegno.

Riflettono la necessità di un percorso che coinvolge i singoli individui e la collettività. Si riconducono ad una pratica che non può che partire dall’attitudine di ciascuno a prendersi cura di sé e del proprio ambiente inteso in senso sociale, lavorativo dagli aspetti più elementari e concreti a quelli immateriali, etici e filosofici.

Si può profilare così una “ecologia delle relazioni”, che si origina dal voler bene a se stessi, per riconoscere nell’altro una parte di sé e nello spazio da condividere il “Luogo dell’incontro”, del rispetto della diversità e della pluralità.

Sono elementi di riflessione da non ritenere mai banali, che implicitamente o in modo più discusso, in forma laboratoriale o seminariale, meritano attenzione. Ed è ciò che “nel tempo” ci proponiamo di fare, insieme.

Cupisti e Sireno condivideranno con noi anche l’appuntamento dedicato al Solstizio, attraverso i linguaggi delle arti e della poesia, sabato 21  giugno nel Parco di Montelisi.

MFPepi

“Paesaggio in ascolto”. GLuca Cupisti – Lorena Sireno.

Al SottoVetro di Casciana terme, via Roma 10. Da domenica 8 a domenica 29 giugno.

Inaugurazione: domenica 8 giugno, ore 18.

Orario di apertura: domenica, ore 21.30-23.30.

Locandina: Paesaggio in ascolto – Locandina

Ancoraggi. Dipinti di Giancarlo Bertoncini. SottoVetro di Casciana terme

05 lunedì Mag 2014

Posted by Ass. Cult. Fuori dal Museo in Casciana Terme, Outside/Ex Situ, SottoVetro

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Giancarlo Bertoncini, Eliso

Soste prolungate, ma pur sempre provvisorie, quelle degli ancoraggi; lo spazio d’azione (o inazione) è vasto, forse anche insidioso e meno confortevole rispetto ad un porto sicuro. Ma si tratta comunque di un approdo, di un nuovo approdo, nella pittura.

Partito dall’esperienza intensa e seria di ArteRicerca (1976-81), con Bruno Sullo (Subro), Massimo Zannoni (Zama), dopo lunghi anni dedicati allo studio e all’attività didattica, Giancarlo Bertoncini affronta nuove esplorazioni cognitive attraverso la pittura, prima immergendosi nel colore e nella materia pittorica fino a saggiarne la rispondenza alle diverse istanze emotive, letterarie e simboliche raccolte lungo un tragitto compiuto come osservando, acutamente, la distesa marina dalla terraferma. Poi, la sua pittura diventa più spoglia e vibrante. Non teme di contendere al bianco la superficie della tela, impaginandovi sopra una struttura monocroma asimmetrica, dipinta con un pigmento squillante, disteso a larghe campiture.

Il tracciato del colore compone l’immagine e non restituisce alcuna figurazione. Arriva a lambire in alcuni punti il perimetro della tela, secondo un andamento che corrisponde ad una logica puramente visiva.

MfP

Presentazione del catalogo sabato 10 maggio, ore 17

Ancoraggi… potremo chiederci il motivo di questi approdi temporanei, come provvisori, nella pittura. C’è una forma di fiducia nel logica e nel linguaggio, lascia intravvedere una esigenza di razionalità “liquida”, però, verrebbe da dire, non facilmente contenibile in una griglia, in qualche comoda casella…

Pittura, pittura, una distesa liquida di colore, anche ad indicarne l’assenza, il vuoto, la privazione, che sottolineano la difficoltà di “dire”, per non dire banalità, vacuità, parole, segni, gesti che suonino falsi…

Dal 10 maggio al 2 giugno, al centro espositivo SottoVetro di Casciana terme, in via Roma 10. Ingresso libero.

Vernissage Sabato 10 maggio ore 17.

Apertura: domenica, ore 17-19 e su appuntamento: 338-9637603 – gibero4@libero.it; 349 4049695 –  fuoridalmuseo@gmail.com

La locandina: Giancarlo Bertoncini_Ancoraggi

Performance di “svendita finale” al SottoVetro

30 mercoledì Apr 2014

Posted by Ass. Cult. Fuori dal Museo in Casciana Terme, Outside/Ex Situ, SottoVetro

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Svendita arte usata VerdeGiacSvendita Arte Usata

USATO GARANTITO IN OFFERTA SPECIALE!! ROBA VECCHIA COME L’ARTE! ANCHE SE NUOVA!

 

 

Il catalogo delle offerte:

http://ubuntuone.com/7iaExKx3Xu8pk4mAnqJVOe

E’ proprio vero che tutto ha un prezzo? Forse o quasi.

Basta dare un’occhiata al catalogo per scoprire che qualcosa, tra i tanti sconti e prezzi ultra-accessibili che portano a riflettere sul concetto di accessibilità e rimandano alle pratiche open source, non è proprio per niente in vendita…ma per tutto il resto c’è… E qui si ferma la citazione da convincenti comunicazioni promozionali i quali, ammiccando, ci concedono la possilità che esista comunque qualcosa impossibile da acquistare…

Ma anche in questo caso, dimostrano di essere sempre loro, i media, a costituire il filtro con la nostra rappresentazione della realtà, determinando la direzione del pensiero, l’opinione corrente su ciò che è lecito e ciò che non lo è, poggiando sull’eliminazione del pensiero divergente e su qualsiasi spazio ed occasione di dialogo e di dibattito, che non sia frivolo o ininfluente sul corso degli eventi.

Allora ci riempie di orgoglio il fatto che il “nostro” SottoVetro, nostro fino ad agosto, un Fondo Sfitto recuperato temporaneamente all’arte e al pensiero plurale, possa ospitare affascinanti esposizioni artistiche che incrociano quotidianamente lo sguardo dei passanti, dei turisti e degli abitanti….

Entrando si avrà, con la mostra di Giacomo Verde, la possibilità di sbizzarrirsi immergendosi nell’atmosfera un po’ sconcertante di un bazar colorato e ricco di input, di messaggi…

Una superficialità solo apparente, una frivolezza che svanisce dopo il primo impatto di détournement* di sapore situazionista (http://it.wikipedia.org/wiki/Situazionismo)

Domenica 4 maggio, ore 17 Performance finaleunnamed

Asta di Svendita Totale.

In tempi di crisi, l’arte viene “incontro” alla crisi… Sarà divertente.

Il 4 maggio a Casciana Terme è anche la festa del patrono, con i giochi rionali in piazza: ci sarà in giro molta allegria!

Si ricorda che tra i visitatori della Svendita sarà estratta una “Bella Piega” gratuita presso il vicino Hair Stylist “Il bello delle donne”.
😉

Il Centro espositivo SottoVetro di via Roma, 10 è gestito dall’Associazione Culturale Fuori dal Museo e gode del supporto del Comune di Casciana terme-Lari e delle Terme di Casciana.

 

Giacomo Verde in “SVENDITA ARTE USATA”

04 venerdì Apr 2014

Posted by Ass. Cult. Fuori dal Museo in Casciana Terme, Outside/Ex Situ, SottoVetro

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Cannucce

 

continua la mostra

“SVENDITA ARTE USATA”
fino al 4 maggio 2014
Centro Espositivo SottoVetro
Casciana Terme – via Roma, 10

 

guarda un breve video della mostra
http://youtu.be/gc5OpUIfDu0

guarda video intervista a VerdeGiac
http://youtu.be/3FIYf_KCpmc

leggi recensione di A.M. Monteverdi
“Larte è inutile come …”
e la ripresa video di Carla Pampaluna
http://youtu.be/gc5OpUIfDu0

Un articolo su questa rivista web pisana
http://www.paginaq.it/
Si ricorda che tra i visitatori della Svendita
sarà estratta una “Bella Piega” gratuita
presso il vicino Hair Stylist “Il bello delle donne”
😉

Domenica 4 maggio, ore 17
Performance di “svendita finale”

Ci siamo anche sabato 19 e domenica 20 aprile, ore 17-19
e… su appuntamento: 349 4049695349 4049695 – fuoridalmuseo@gmail.com

 

 

Al SottoVetro dal 12 aprile al 4 maggio.

Inaugurazione Sabato 12 aprile ore 17

Invito_Giacomo Verde_Svendita Arte Usata

Osare! Vogliamo finalmente di nuovo imparare a “divertirci” in modo sano e intelligente…  mettendo in circolo visionarieta’, idee, immagini colorate, in bilico tra eleganza e spavalderia, rinnovando i nostri giorni e i nostri spazi quotidiani con carte, vetri, amuleti del tempo presente, carichi di sogni e di ideali che combattono contro l’inerzia della mente, contro i luoghi comuni e la rassegnazione verso un sistema inamovibile, di cui essere solo pedine. Esiste uno spazio di liberta’ da coltivare non solo nell’intima stanza del nostro privato, ma a viso aperto, in modo quanto piu’ possibile partecipato e dialettico.

Sara’ possibile incrinare in modo allegro il muro divisorio che ci separa dall’arte a noi contemporanea e che relega il nostro rapporto  con essa ai musei e alle provocazioni scandalistiche?

E’ possibile credere e dubitare, allo stesso tempo, di cio’ che stiamo vedendo mentre guardiamo un’opera d’arte? L’arte e’ per tutti o forse richiede uno sguardo troppo allenato e un portafogli (e soprattutto un conto in banca) altrettanto esclusivi?

E’ una scommessa, la fitta serie di interrogativi che ci siamo posti e che siamo orgogliosi di condividere con Giacomo Verde, artista “impegnato” -anche se non crediamo che gli piaccia molto la “definizione” a cui preferirebbe “artivista”! *.

Una scommessa. Una tappa di un percorso “bello”, gratificante in se’, a volte faticoso e impervio, ma fondamentalmente gioioso e appagante, come puo’ appagare lottare appassionatamente per una causa che valga la pena.

Un quadro è un quadro, diceva Cocteau. In effetti, e’ una “superficie magica” fatta per evocare, provocare, irritare, accusare -piu’ o meno direttamente-, emozionare o far trattenere ogni emozione, come si trattiene il fiato, come si trattiene e si coltiva il dubbio, come si coltivano passioni e come ci fanno macerare le lotte…

Tutto questo puo’ fare un’opera d’arte, origine di pensiero e punto di arrivo per una nuova partenza. Ci mette in moto e ci fa sostare, per ammirarne le fattezze, le peculiarita’, per cercare di carpire il segreto della ‘mano’ e della ‘mente’ che l’ha messa al mondo, per minare alle nostre (false) certezze.

E allora vediamo se questa “roba” puo’ “entrare” nel nostro sguardo e tornare nel nostro quotidiano, passare di mano, essere finalmente “arte usata”, semplice “oggetto da mercato”, da non demonizzare ma da apprezzare come “cosa tra le cose”.

Domenica 4 maggio, ore 17

Giacomo Verde in Performance di “svendita finale”

*Su Giacomo Verde e sull’ARTIVISMO segnaliamo questo bel libro di cui peraltro e’ autore:

ARTIVISMO TECNOLOGICO. Scritti e interviste su arte, politica, teatro e tecnologie.

Prefazione di Antonio Caronia, Pisa, Edizioni BFS – Biblioteca Franco Serantini – 2007 (13,00 euro). Questa opera è pubblicata sotto una Licenza Creative Commons.

 

E liberamente scaricabile in pdf dal sito web di Giacomo Verde: http://www.verdegiac.org/artivismo.html

http://www.verdegiac.org/ArtivismoGiac.zip

Chiederemo pero’ a Verde di portare anche il volume al SottoVetro, perché “carta canta”…

Il libro raccoglie una serie di interviste e scritti di Giacomo Verde sulle sue diverse esperienze artistiche accomunate da un uso etico e politico delle tecnologie. Per questo la sua attività è identificabile come “artivismo tecnologico”.

Nell’introduzione sono evidenziati da Antonio Caronia elementi chiave a cui si possono ricondurre la visione e l’azione di Verde con forti tratti di Utopia, anzi di “Eutopie”, per citare il titolo di un progetto teatrale a cui l’artista ha intensamente lavorato:

 

“Utopie, dunque, o, come le chiama Giacomo, “eutopie”, per indicare che non si tratta di progetti totalizzanti o universalistici di società alternative, ma di costruzioni dell’alternativa possibili già oggi, in forma limitata: a volte, dicevo, semplici gesti di ribellione o di rifiuto, in cui Verde legge però l’embrione del riscatto e del funzionamento di un mondo diverso.

Uno spettacolo politico dunque, non c’è dubbio, ma non ideologico.

Tra le interviste , ci piace estrapolare questo brano, che ci par proprio fare al caso nostro, visto che si parla di utopie, interazioni, di quadri SottoVetro che vogliono uscire “Fuori dal Museo”…

Cosa pensi degli artisti che oggi continuano dipingere e scolpire (usando mezzi tradizionali), consideri loro e le loro opere superati e senza futuro?

No assolutamente, non sono superati, non sono senza futuro: sono un’altra possibilità dell’arte.Ho uno strano sentimento per loro, come posso dire… da una parte  provo anche invidia nei loro confronti perché riescono a dipingere e scolpire senza sensi di colpa! [risate fragorose] Cosa che a me non riesce, mi sembra di fare meno di quello che si potrebbe fare. Dipingere è una di quelle cose che si riferisce alla propria espressione persnale; e  perché devo rompere i coglioni al mondo con la mia espressione personale?

Preferisco fare qualcosa di più collettivizzante, interessante e utile al mondo. Un quadro, bene che vada, va a finire in un museo oppure nella casa di un ricco collezionista (tra l’altro) e quindi che cambio del mondo? Non cambio  nulla, in realtà, se va bene, faccio solo felice un ricco collezionista! Non ce la fo!

Mi piacerebbe dipingere e scolpire senza sensi di colpa, quando riuscirò a capire come risolvere questa questione, e quella di dove vanno a finire i quadri e le sculture, allora forse inizierò anch’io a fare qualcosa del genere.(p. 49)

Non è un aspetto che ti spaventa, il dover produrre oggetti extra per venire consacrato?

Non mi spaventa, anzi, sto iniziando a pensarci seriamente. Tutto questo perché in fondo, se gli oggetti artistici continuano a esistere, nonostante generazioni di artisti abbiano lottato contro questo fatto, evidentemente

una funzione ce l’hanno e non posso pensare che sia solo negativa: alimentare il sistema del feticismo collezionistico. Evidentemente c’è anche qualcosa d’altro.

Sto pensando, di farlo ma cercando di capire come commercializzare queste cose in modo che non siano schiave del sistema dell’arte e delle sue regole, che oggi è uno dei maggiori campi di speculazione del capitalismo avanzato. Invece vorrei inventare e proporre qualcosa tipo il commercio equo e solidale, con prezzi buoni ecc… Se riuscissi a vendere i miei prodotti con un sistema “altro”, e se si inventasse un metodo utilizzabile anche da altri artisti, in modo da creare una sorta di mercato alternativo di scambio… Una sorta di strumento, una modalità utilizzabile da chiunque per creare  comportamenti alternativi a quelli del mercato dominante… questa è una cosa che m’interesserebbe fare.

(p. 51)

Intervista di Andrea Zaccone (Zak) a Giacomo Verde per la tesi Le installazioni interattive a. a. 2002-2003, Corso di laurea in scenografia. Accademia delle belle arti di Brera, Milano. Relatore: Andrea del Guercio; Docente di indirizzo: Enrico Mulazzani.

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“Meriggiare pallido e assorto”. Solarità e brine nei dipinti di Giovanni Cabras.

19 domenica Gen 2014

Posted by Ass. Cult. Fuori dal Museo in Casciana Terme, Outside/Ex Situ, SottoVetro

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Immagine

Sentori di una bella stagione, al SottoVetro di Casciana Terme, in via Roma 10. La pittura atmosferica di Giovanni Cabras, con la sua intensità cromatica, virata a trattenere ed emanare la luce, accompagnerà gli sguardi di passanti e visitatori, come auspicio di un tempo dilatato e sereno. Domenica 26 gennaio alle 18 s’inaugura, con la presenza dell’artista, la mostra di arte contemporanea, a cura dell’Associazione Culturale Fuori dal Museo. Sarà visitabile fino al 28 febbraio, su appuntamento, contattando l’associazione: 349 4049695.

Il manifesto: Meriggiare pallido e assorto

Un breve profilo di Giovanni Cabras, artista e Maestro restauratore:

Partito da un orizzonte linguistico figurativo, che ha assunto l’idealismo asciutto della scuola fiorentina del Primo Novecento insieme alla forza analitica e al colorismo freddo di ascendenza nordica, Cabras ha presto elaborato una originale trama, un pattern visivo composto da sottili filamenti e da velature.
Ogni elemento da lui descrittivo risulta distaccato rispetto a qualsiasi riferimento oggettuale e si disgrega, facendo vibrare la tela di nuove tessiture di colore, dorate, cangianti o ibernate nelle diverse tonalità di grigio, non inerte, ma quasi in attesa di germogliare. Frammiste a terra impastata di sole, le ‘paglie’ di Cabras si sfrangiano irradiandosi in mille riverberi caldi e odorosi. Assolate e quiete, rievocano campagne lavorate in un tempo più lento a trascorrere, più denso di sensazioni, tanto da sembrare quasi solido.
Cabras ha svolto per lunghi anni l’attività di restauratore per le soprintendenze di Pisa, Firenze e Siena assumendo incarichi di prestigio in Italia e all’estero.
Numerosi sono i suoi interventi su capolavori della pittura di maestri quali: Filippo e Filippino Lippi, Andrea Del Castagno, Andrea del Sarto, Piero della Francesca, Simone Martini, Domenico Ghirlandaio, Pietro Perugino, Luca Signorelli, Albrecht Durer, ecc.

MfP

“Due o tre cose che so di lei…” Dipinti e carte di Anita D’Orazio

11 mercoledì Dic 2013

Posted by Ass. Cult. Fuori dal Museo in Casciana Terme, conviviale, Outside/Ex Situ, SottoVetro

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Anita D'Orazio_Perito MorenoUn nuovo felice appuntamento al SottoVetro di Casciana Terme, in via Roma 10. Domenica 15 dicembre alle 19 s’inaugura una nuova mostra di arte contemporanea, a cura dell’Associazione Culturale Fuori dal Museo. Sarà visitabile fino al 21 gennaio, su appuntamento (349 4049695).

Anita D’Orazio espone dipinti e carte: tele spumeggianti di colore intenso, cementi e colle pitturate ad affresco, in versione intimista; incisioni a secco, collages con frammenti sottratti alla vita quotidiana del tempo presente o prelevati dall’oblio delle epoche passate.

La pittura e il segno lasciano intravedere l’impronta di una esuberante passione per le più diverse tecniche di esecuzione artistica, verificate e coltivate con meticolosa attenzione, non disdegnando la lavorazione artigianale e la creazione originale ed esclusiva delle materie con cui dare corpo all’idea.

Onde e grumi di colore sono armoniosamente interrotti da pause di silenzi, in cui la carta non rimane inerte, ma pare assorbire emozioni traboccanti e permettere di interiorizzarne l’eco profonda.

Restituiscono nella loro sottile costruzione, con un’apparente nonchalance, atmosfere e ricordi di luoghi attraversati, intensamente vissuti e ricomposti nella stratificazione imprevedibile della memoria e dei suoi perturbanti grovigli.

Ne risulta una dimensione rarefatta, accogliente con i suoi colori talora sgargianti, talora discreti, di sapore vagamente internazionale, senza pretese di sistematicità o di esaustività, che trasuda un’insostenibile leggerezza dell’essere…

“Due o tre cose che so di lei… ”  è il titolo del film di Jean-Luc Godard del 1966.

Ci piace dedicare una possibile interpretazione della nostra volontà di creare e di ‘mostrare’ all’ineffabile capacità delle “cose” di narrare e di resistere di fronte all’apparente, spesso imponderabile, nonsenso ed al tramonto delle nostre umane, troppo umane, illusioni.

Che l’arte, il cinema, la letteratura rappresentino le illusioni più innocue, tra le più irrinunciabili, difficilmente si può negare.

Un profilo dell’artista:

http://www.anitadorazio.it/curriculum.asp

Per contattare Anita D’Orazio: 347 2500708;  adorazioster@gmail.com

La locandina dell’evento:

Anita D’Orazio al SottoVetro

Al SottoVetro! IO VIVO QUI. Casciana Terme, 3 >31 agosto.

31 mercoledì Lug 2013

Posted by Ass. Cult. Fuori dal Museo in Casciana Terme, Outside/Ex Situ, SottoVetro

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Casciana Terme, SottoVetro

Sabato 3 agosto, alle 18.30, si inaugura il SottoVetro!

Apriamo un nuovo spazio espositivo gestito dalla nostra associazione culturale, con il patrocinio del Comune di Casciana Terme e delle Terme di Casciana.

Piero Frangioni

La mostra, prorogata fino al 30 settembre e visitabile su appuntamento, si intitola “IO VIVO QUI” e si snoda all’interno dello stabilimento termale, in questo ‘nostro’ fondo sfitto recuperato all’arte…grazie all’interessamento dell’assessorato alla cultura che ha creduto in questa ‘conversione’, per mettere in circolo energie positive, per allenarci a immaginare nuove soluzioni. Il linguaggio delle arti può essere “utile” favorendo il dialogo, lo scambio di idee, allargando gli orizzonti della mente…  Per questo siamo felici di portare il nostro contributo alla divulgazione di esperienze artistiche significative sotto il profilo estetico, formale, dei contenuti. Parteciperemo con gioia alla Festa di San Genesio, la festa dei bambini, con un leggero afflato al momento del volo della mongolfiera… Ricordando i versi di Montale, “Felicità raggiunta…” nella loro imbarazzante, limpida, ovvietà…OLYMPUS DIGITAL CAMERA

Siamo particolarmente lieti dare inizio a questa avventura con una esposizione di grafiche di ANTONIO CECCHI e sculture di PIERO FRANGIONI, artisti a cui siamo legati da una bella amicizia e dalla comune simpatia per l’associazione a noi cara, la Fornace Pasquinucci di Capraia Fiorentina…

Raffinate, sottilissime le tessiture grafiche di Antonio Cecchi, in punta di biro, lasciano intravvedere altre superfici, altri strati su cui il disegno si depone come alla ricerca di un palinsesto che voglia trattenere il tempo passato e il tempo che verrà, tessendo storie quasi infantili, ma in realtà mature e ricche di riferimenti, di substrati storici e visivi… Sembra quasi di potersi soffermare di fronte alla facciata di una cattedrale medievale rivisitata con un pullulare di elementi animali, vegetali, celesti…

Sono presenze briose, lunari, le sculture di Piero Frangioni che compaiono a stillare messaggi di un codice che non è così difficile da interpretare… Ci si scopre alle soglie del dubbio e del sogno, increduli e incuriositi, affascinati da un ritmo e da una musicalità primitiva, guardando queste creature oniriche e chiedendosi inevitabilmente con quale materia, con quale tecnica siano state concepite… Legno, ferro…

Ad Antonio Cecchi dobbiamo il logo, il contrassegno della nostra associazione: contornata dalla vegetazione, quasi in tarsie medievali, si riposa al sole la lucertola che ama il calore, gli spazi aperti, la luce e va in letargo di inverno; occupa gli interstizi… può perdere la coda, ma riesce a sfuggire alle morse dell’avversario…

Cecchi è stato protagonista, con preziose apparizioni, del primo itinerario artistico realizzato, nel 2012, dalla nostra associazione e dal Comune di Crespina negli antichi oratori attraversati sulle Orme di Giovanni Mariti…

Non nascondiamo che ci piacerebbe col tempo sviluppare anche a Casciana Terme il progetto dell’Odeporico. Per il momento, stiamo preparando nuovo ciclo di visite guidate che attraverserà ancora oratori, ville e giardini storici… con incontri, interviste, sconfinamenti al di là del territorio comunale di Crespina a cui siamo peraltro affezionati. Ancora una volta, insieme all’Odeporico di Giovanni Mariti, sarà l’arte contemporanea che ci condurrà… Nuovi sguardi sull’antico. Ispirazione e coraggio per costruire futuro…

Outart!

09 mercoledì Gen 2013

Posted by Ass. Cult. Fuori dal Museo in conviviale, Outside/Ex Situ, Xenia e apophoreta

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Studio 149 via della Vittoria 149 Cascina (PI)
Presenta
OUTART

 

Con grande piacere la nostra associazione prende parte al progetto

L’arte in gioco…

Cos’è?

Un augurio, un invito, una scommessa, un rito di gruppo per scongiurare ogni   tentazione di rinchiudersi dentro di sé.

Outart  è  anche  un  regalo  che  ci  facciamo  scambievolmente,  sabato  12 gennaio,  passate  le  feste tradizionali, dedicandoci  un po’  di tempo  per l’immaginazione poetico-ludico-visiva.  Sarà  l’occasione per conquistarsi veramente un’opera messa in palio dagli artisti, perchè  anche loro non si  sottraggono al gioco e vogliono metterci una parte di sé.. 

Ognuno potrà  decidere fino a che punto mettersi in gioco, ma attenzione: partecipare dipende da noi!

Anche se poi, a decidere potrà essere magari solo il fischio del treno nella vicina stazione ferroviaria…

“Un colpo di dadi non abolirà mai il caso” (Mallarmé)Non appartengono ad un movimento artistico, non intendono ‘fare rete’ per essere piu’ visibili e commerciabili; si sono ritrovati, in questa occasione, su invito dello Studio 149 di Lorena Sireno, per pensare insieme e progettare un incontro che rompa le righe, gli assetti prestabiliti, i circuiti consolidati che scarso spazio possono concedere alla sperimentalita’. Outart! non e’ solo un evento d’arte, ma una modalita’ diversa per far incontrare i nostri sguardi e per permettere di posarli, con una buona dose di ironia, sulle opere, cui non mancano raffinatezza e precisione (specie per Sireno e Cupisti), acume e brio (tratto distintivo de I Santini Del Prete, ma anche di Karadanatromnostazer, creatore di mondi fantastici)…
Le opere selezionate di GianLuca Cupisti, I Santini Del Prete, Karadanatromnostazer e Lorena Sireno rimarranno in mostra fino al 12 febbraio e saranno visitabili su appuntamento (Lorena Sireno 347 8733932; GianLuca Cupisti 328 3541366).

Un pomeriggio all’insegna del gioco e dello scambio.
Ogni volta che ci mettiamo in gioco, qualcosa avviene.
Qualcosa perdiamo, qualcosa acquistiamo, non solo di materiale.
Partecipare, significa accogliere una possibilita’, una modalita’ per ridiscutere, non solo esorcizzare, tentazioni alla paura, all’incupimento che si insinua dentro il concetto e la dimensione attuale della ‘crisi’ che stiamo vivendo.
Cosa puo’ fare l’arte? A parte proporre investimenti in beni alternativi, puo’ davvero rischiare di indirizzarsi a tutti… L’arte puo’, appunto, invitare… ad uscire di se’, uscire dal guscio delle proprie certezze o delle proprie timorose in-certezze, per  accettare la sfida, cercare insieme ad altri nuove prospettive. Soprattutto, credo, possa ridimensionare le istanze che ci circondano e ci assediano, per interrogarci verso la conquista di una risposta individuale e originale su cio’ che si ritiene abbia senso e valore. Quella domanda e le infinite possibili risposte con le loro altrettanto infinite sfumature, sono una pluralita’ e un patrimonio (un patrimonio che di per se’ e’ un valore) da coltivare… . Lo si puo’ fare anche attraverso un gioco, che ci ricorda, sotto sotto, che se non ci esponiamo, certamente non perderemo, ma neppure potremo acquistare qualcosa: decidere dipende dalla posta in gioco e dai rischi che siamo disposti a correre. Occorre valutare. L’importante e’ non rimanere inerti o lasciarci irrigidire dalla paura e allora… Outart! e che il gioco cominci.”
(Francesca Pepi)

Quota min. di partecipazione: 3 euro.

http://www.facebook.com/photo.php?fbid=486810561370958&set=a.365359976849351.101520.342119302506752&type=1&theater 

 

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